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SUL MASTER DI NATUROPATIA DELLA SAPIENZA

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2009 13:10
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Post: 8
Città: ROMA
Età: 28
Sesso: Femminile
02/09/2009 13:35

IL DOCUMENTO UFFICIALE A FIRMA DELLE ASSOCIAZIONI SUL MASTER DELLA SAPIENZA
Apprendiamo del "nuovo" Master in Naturopatia" che l'Università la Sapienza ha avviato per il prossimo anno accademico 2009/2010. Pur apprezzando la lodevole iniziativa dello storico Ateneo romano, la cosa ahimè ci fa scaturire tutta una serie di riflessioni che agli occhi di molti possono essere improprie, ma agli occhi di chi, da tempo, a gran voce, chiede il riconoscimento della propria professionalità appaiono ovvie e obsolete.

Ci corre l'obbligo innanzitutto di porre immediatamente una prima sottolineatura: il master (denominazione impropria tutta italiana che però ormai è di uso comune per i perfezionamenti post-laurea) solitamente è una specializzazione per coloro i quali abbiano una laurea di settore e sono suddivisi in master di primo livello (per i possessori di lauree triennali) e master di secondo livello (per coloro i quali hanno invece conseguito una laurea specialistica).

In Italia, nonostante le insistenze di chi, da gran tempo, sta cercando di far assurgere a dignità questa disciplina, non esiste una "Laurea in Naturopatia" (come invece esiste nei paesi citati dallo stesso bando ufficiale del Master) e fino ad oggi, a dispetto delle richieste interlocutorie, nessuno vi ha mai posto seriamente orecchio. La Naturopatia, nel nostro paese, è stata sempre considerata terra di confine, fino ad essere assimilata ad una pratica tra il magico e il mistificatorio e quindi, poco degna di essere annoverata tra le discipline con dignità accademica. Oggi tuttavia, improvvisamente, qualcuno si ricorda che essa è "branca complementare che attraversa le discipline di base della medicina, anatomia, fisiologia, patologia ed altre (…) per permettere un interscambio comunicativo efficace tra figure diverse della medicina accademica con quella complementare, esercitata da personale sanitario, nel rispetto ippocratico del ´primum non nocère´" e nel farlo ci si appella a risoluzioni dell'OMS che da sempre le Associazioni di Naturopatia richiamano a gran voce per il riconoscimento della loro professionalità.

Ma torniamo al "master". Essendo quest'ultimo una specializzazione o approfondimento post-laurea, se pure di singole tematiche, dovrebbe presupporre che esso sia riservato a coloro i quali hanno un percorso di studio inerente alla materia da "approfondire".

E non solo. Dovrebbe garantire una maggiore specificità di intervento in alcuni ambiti peculiari della disciplina in oggetto.

Non esistendo una Laurea in Naturopatia, ci si aspetta che quantomeno il Master tenga conto del fatto che in Italia operano migliaia di Naturopati Diplomati e che quindi uno spazio sia riservato anche a loro o quantomeno che sia riservato esclusivamente a chi abbia competenze di base in ambito sanitario. E soprattutto ci si aspetta che il Master, essendo la Naturopatia una disciplina MAI contemplata nei curricula universitari, nemmeno quelli sanitari, abbia una lunghezza adeguata (almeno triennale) per una preparazione di tutto rispetto.

Ma, qual è la nostra costernazione quando, leggendo il bando, troviamo tutta una serie di "sorprese":

1. Tra le lauree accreditate all'ammissione, troviamo titoli quali Agronomia, Scienze Forestali, Fisica, e Ingegneria. Lauree di tutto rispetto, ma che a noi (forse ignoranti perchè Naturopati senza Master) sembrano molto poco "sanitarie". Basta quindi una Laurea che ruoti intorno all'area "scientifica" a garantire la professionalità di un operatore di quelle che vengono definite all'estero "Terapie Naturali" e che prevedono corsi accademici quadriennali? (non è necessario andare lontano basta osservare la vicinissima Spagna).

2. Il Master ha la durata di un solo anno. Basta l'autorevolezza di una Università come la Sapienza per stabilire che per la formazione di un Naturopata è necessario un percorso così breve di studio in controtendenza a tutte le altre nazioni europee?

3. Visto che (sempre leggiamo nelle finalità) "urge (…) fornire una definizione sintetica della Naturopatia clinica occidentale (…) onde impedire che venga confusa con altre forme non coerenti con l'indirizzo dello studio scientifico universitario" ci pare interessante sapere quali sono queste "forme non coerenti con l'indirizzo dello studio scientifico" e, soprattutto, sulla base di quali criteri possono essere definite "non coerenti" dal momento che non è mai stato stabilito alcun parametro epistemologico ufficiale della Naturopatia quale disciplina?

Potremmo ancora citare a piene mani attingendo solo dalle finalità del bando e per ogni frase porre accanto una nota polemica, ma ne lasciamo la lettura e le relative considerazioni personali ad ognuno perché è pubblico. A chiusura di questa nota vorremmo solo ribadire e sintetizzare alcuni interessanti quesiti ai quali sicuramente nessuna figura ufficiale darà mai risposta:

1. Perché per un Master come questo non è stato previsto nessun acceso ai Diplomati in Naturopatia che hanno magari frequentato una Scuola Quadriennale (al minimo Triennale) che li ha preparati allo studio specifico della Disciplina studiando Anatomia, Fisiologia, Patologia, Biochimica ecc. ecc. oltre a materie quali Valutazione del terreno, Iridologia, Nutrizione ecc. ecc., tipiche della disciplina. ?

2. Perché nessuna autorità accademica porge lo sguardo alla letteratura pubblicata in Italia sulla Naturopatia e non crea contatti con le Associazioni di base che stanno aprendo il dibattito sul profilo epistemologico della disciplina quale Scienza e Conoscenza della Salute?

3. Perché tutte le Scuole private che da anni con serietà e con percorsi qualificanti triennali o quadriennali, assolutamente in linea con i parametri europei si vedono disconoscere chi hanno formato fino ad oggi? Le scuole di Naturopatia in Italia non sono scuole pirata, ma Istituti di tutto rispetto che da tempo e a gran voce chiedono un riconoscimento dei loro profili e del profilo formativo della disciplina. Perché quindi, non è stato consentito l'accesso al master a tutti quei Naturopati che hanno conseguito questi titoli che, fino a prova contraria, nessuno ha mai definito ufficialmente NON VALIDI?

4. Perché il Direttore del Corso o i suoi organizzatori non hanno ritenuto necessario contattare le Associazioni di Categoria che, fino a prova contraria, sono rappresentative della realtà di questa professionalità sul territorio per stabilire finalmente un ponte di comunicazione per una Naturopatia seria, professionale e scientifica?

5. Il contenuto delle materie, le modalità e i criteri d'accesso del Master e l'obiettivo che l'Università persegue nulla hanno a che fare con la Naturopatia tradizionale, bensì rientrano nel settore della Naturoterapia. Utilizzando il termine Naturopatia, l'Università La Sapienza dimostrerebbe a livello internazionale di confondere Naturopatia con Naturoterapia creando una anomalia unicamente italiana a livello di fondamenti epistemologici della disciplina. E la cosa apparirebbe ancor più grave se tale errore fosse commesso da una delle Accademie più prestigiose. Perché, allora, non denominare questo corso "Tecniche di Naturoterapia", (perché di tecniche si tratta) lasciando alla Naturopatia vera e propria la dignità che si merita a livello formativo e che sembra già essere acquisita in ambito Europeo e Mondiale?

Sono domande alle quali ancora una volta non verrà data risposta ignorando una professionalità che da tempo opera sul territorio e con grande soddisfazione dell'utenza che a lei si rivolge. Ancora una volta ne viene disconosciuta e deprezzata la qualità.
Vogliamo attribuire le responsabilità alla mancanza di ascolto delle Istituzioni o all'ignoranza della materia da parte delle Accademie? Forse o non solo. A volte le responsabilità vanno condivise e probabilmente da parte della categoria c'è stato un silenzio che oggi però va spezzato a gran voce, per non correre il rischio di guardare al futuro con tristezza, mentre un Agronomo (con tutto il rispetto per i laureati in Agronomia) fa il Naturopata dopo un anno di Master, seppur erogato da una università statale.

INAT, Istituto Nazionale di Naturopatia
SIHEN, Sindacato Italiano Heilpraktiker e Naturopati
RUNI, Registro Unico Naturopati Italiani
Centro Studi Di Medicine Integrate ANEA- LA CASA DEL GLICINE
FNNHP, Federazione Nazionale Naturopati Heilpraktiker Professionisti
Associazione NATUROVALORIS
Associazione Italiana Medicina Bio Informazionale






[Modificato da INAT 03/09/2009 01:04]
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